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Marginalità economica

Approfondimenti

«Minimi naturali» esclusi dagli studi di settore per marginalità
Tali contribuenti, se in condizioni di marginalità economica, devono segnalarlo nel campo «Note aggiuntive» di GE.RI.CO. 2010


I contribuenti che fruiscono del regime dei minimi sono esclusi dall’applicazione degli studi di settore ai sensi dell’art. 1 comma 113 della L. 244/2007. Pertanto, come precisato dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 73 del 2007 (§ 3.2.2), tali soggetti sono esonerati dalla compilazione del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e non sono soggetti agli accertamenti basati su tale strumento.

Ciò premesso, l’Agenzia delle Entrate, con la successiva circolare 23 giugno 2010 n. 38 (§ 6.1), ha precisato che i soggetti che, pur avendo i requisiti per fruire del regime agevolato, hanno optato per l’applicazione dell’IVA e delle imposte sui redditi nei modi ordinari, sono tenuti ad adempiere tutti gli obblighi contabili ed extracontabili in materia di imposte dirette ed IVA, ivi inclusi quelli relativi agli studi di settore.
Tali soggetti, quindi, devono compilare la dichiarazione dei dati rilevanti da allegare ad UNICO 2010 e sono soggetti agli accertamenti in base agli studi.

I “minimi naturali” possono essere contribuenti marginali per gli studi
Peraltro, in tali ipotesi – rileva l’Agenzia – è ipotizzabile che la sussistenza dei requisiti per l’applicazione del regime dei minimi possa configurare situazioni di marginalità economica (secondo le caratteristiche esplicitate nelle circolari dell’Agenzia delle Entrate n. 31 e n. 38 del 2007, di seguito riportate in forma tabellare) idonee a giustificare, in sede di contraddittorio, l’eventuale risultato di non congruità rispetto agli studi di settore.

In sede di compilazione della comunicazione dei dati rilevanti per il 2009, è bene che il contribuente “minimo naturale” che si trovi in condizioni di marginalità economica lo segnali nel campo “Note aggiuntive” di GE.RI.CO. 2010, consentendo all’Amministrazione di venirne a conoscenza in anticipo rispetto alla fase di contradditorio (magari evitandolo).
Il chiarimento in commento era stato anticipato dall’Amministrazione finanziaria durante il Forum sugli studi di settore organizzato da Il Sole – 24 Ore nel giugno del 2009 (i cui chiarimenti, tuttavia, non erano stati finora recepiti in alcun documento ufficiale).

È opportuno segnalare che l’esclusione dagli studi di settore per i soggetti che fruiscono del regime agevolato non deve indurre a ritenere che gli stessi siano meno soggetti all’azione di accertamento. Infatti, con la circolare 16 aprile 2010 n. 20, § 2.3 (che, come ogni anno, definisce gli indirizzi dell’azione di accertamento), l’Amministrazione ha precisato che una specifica quota di controlli deve essere riservata ai contribuenti che non applicano gli studi di settore, tra i quali vengono espressamente menzionati i contribuenti che utilizzano a fini fiscali il regime dei minimi previsto dalla L. 244/2007.

Cause giustificative determinate da condizioni di marginalità economica

Situazioni riferibili a condizioni soggettive del titolare
Età avanzata del contribuente in relazione al tipo di attività svolta

Stato di salute del titolare
Attività residuale giustificabile in presenza di altri redditi, fondiari, di pensione o di lavoro dipendente

Situazioni riferibili all’impresa
Ridotte dimensioni della struttura

Assenza di investimenti anche se in presenza di attrezzature minimali e/o obsolete
Assenza di personale dipendente e collaboratori
Assenza di spese per formazione professionale
Assenza di spese per promozione dell’attività (pubblicità, propaganda, ecc.)
Impossibilità di sostenere spese per acquisizione di servizi
Debole competitività dei prodotti/servizi erogati

Situazioni riferibili al mercato
Clientela privata di fascia economicamente debole

Scarso potere contrattuale nei confronti di imprese committenti (es. terzisti)
Incapacità/impossibilità di diversificare la clientela
Ridotta articolazione del processo produttivo
Situazione di crisi del settore economico di riferimento, con impossibilità di operare una riconversione

Localizzazione d’impresa
Area di mercato con basso benessere e scarso potenziale di sviluppo economico

Scarsa presenza di infrastrutture
Situazione d’impedimento al normale svolgimento dell’attività (es. ridotta accessibilità al luogo di esercizio dell’attività o altro)


Paola RIVETTI

Sabato 17 luglio 2010

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